COLLE DELLE FINESTRE
Si parte da Torino costeggiando il fiume e attraversando Borgo Po, sulla sinistra puoi ammirare la Gran Madre e il Monte dei Cappuccini, poco dopo il Borgo del Valentino con il suo medievale castello. Prendendo Ponte Isabella si esce dalla città in direzione Grugliasco-Rivoli. La strada è in pianura senza nessuna difficoltà, solo fai attenzione alle macchine perché qui è molto trafficato. Giunti a Rivoli prosegui per circa 20 km per arrivare sino ad Avigliana.
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Avigliana, la città dei laghi, si trova in Val di Susa, la prima valle uscendo da Torino, ben ventilata, tra le Alpi Cozie e Graie dolcemente inserita tra i primi pendii semi-rocciosi ma ancora verdeggianti. La valle è ricca di storie di ingegno contadino, di famosi produttori, prodotti gastronomici che si possono assaggiare nella zona e che vengono apprezzati dalla più metropolitana Torino per la ruralità di provenienza come ad esempio le Paste di Meliga o una fettina di Torta della Marcheisa. Sulla strada verso le irte montagne inizi a scorgere la maestosa Sacra di San Michele. A questo punto aggiri Sant’Ambrogio esternamente per rientrare subito sulla Ciclostrada Valle Susa. Questa pista ciclabile e pedonale a traffico limitato arriva fino al Moncenisio, terra di confine con la Francia ma tu la percorrerai fino a Chiusa di San Michele importante paese chiamato in passato Clausae Longobardorum per via delle Chiuse longobarde, fortificazioni erette per difendere il territorio dalle invasioni di Carlo Magno e non solo. Qui alla Chiusa si erge un monumento di importanza storica e monumentale, come accennato poco fa, quale la Sacra di San Michele raggiungibile da diversi sentieri colleganti Val Susa e l’adiacente Val Chisone al Monte Pirchiriano. La Sacra con la sua abbazia ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il romanzo “Il Nome della Rosa” dove il complesso funge da sfondo fosco e enigmatico per le indagini del detective monaco Guglielmo da Barkerville in un’ambientazione medievale. Dopo arrivi a Vaie costeggiando il fiume Dora di fronte a Sant’Antonino. Sulla strada ci sono molti piccoli paesi dove potrai decidere tu se fermarti a visitare qualcosa o continuare a risparmiare energie prima di iniziare la ripida salita. Combe una piccolissima frazione di Mattie, dopo Bussoleno, segna l’inizio dei tratti più faticosi. Dai un’occhiata alla locanda Brusafer di Alberto, carino caseggiato in stile tipicamente montano con mura in pietra e che cerca di mantenere in voga le tradizioni montane rispettando la natura e le usanze tipiche. Si coltivano erbe officinali sempre più difficili da vendere e da trovare a causa del mercato della grande distribuzione che predilige altre zone di provenienza a scapito dell’identità culturale di questi luoghi ricchi di tradizioni buone. Visto che passi anche per Bruzolo c’è il Castello dei Marconcini (Castello di Bruzolo) residenza di Tommaso I di Savoia. Poi c’è Meana di Susa a 750 m slm. Anche qui è pieno di resti romani, dipinti, graffiti e edifici che mantengono viva l’atmosfera storica per via della zona anticamente abitata. Ancora oggi si festeggia San Costanzo patrono di Meana e delle frazioni limitrofe festeggiando con il rituale del Ballo dei Branc una stupenda usanza ancora viva e festeggiata ogni anno il 18 settembre; in onore del patrono è stata eretta l’affascinante Parrochiale di Santa Maria Assunta con campanile in stile romano e alcuni dettagli barocchi.
Continuando dritto potresti arrivare a Susa capitale in passato della Valle in realtà da Meana di Susa andrai verso sinistra in direzione del Colle.
Gradualmente aumenta la pendenza, appena sotto il primo ponte si vede il cartello Colle delle Finestre a sinistra, già la strada in questo punto ha una pendenza superiore al 10%. La salita del Colle delle finestre è lunga circa 10 km di cui gli ultimi 8 di sterrato. Questa ardua ma bellissima salita è stata inserita più volte nel Giro d’Italia e proprio l’anno scorso grazie all’impresa di Chris Fromme del Team Sky che nel tratto sterrato ha staccato l’intero gruppo degli inseguitori, vincendo poi per distacco, la tappa è ritornata alla ribalta anche ai meno avvezzi al ciclismo. La strada è più boschiva a inizio colle fino ad arrivare in cima con i suoi verdi prati e gli animali al pascolo. Ora puoi riposare le gambe prima di ritornare a Valle. Assaggiare le prelibatezze della zona servite in un luogo di bellezza mistica e calmante come questo è sempre una gioia; qua in cima aldilà della grande soddisfazione nell’aver domato una tra le più impegnative salite d’Europa, trovi il rifugio Alpe Pintas che ti offre formaggi di alpeggio e succulenti affettati o la Locanda Lago delle Rane e fontane tipiche del paesaggio montano con un’acqua pulitissima.
Il ritorno sarà una lunga discesa nel primo tratto molto impegnativa sino alla valle, passando per Fenestrelle stupenda cittadina costruita in pietra sede del Forte delle Fenestrelle (Forte del colle) costruito all’inizio del 1700, oggi Museo con annesso ristorante e meta di moltissimi turisti che costantemente durante l’anno ne affollano le sale. Attraversando diversi paesini della valle si scende verso Perosa Argentina e Villar Perosa località molto amate dalla famiglia Agnelli negli anni anche sedi del ritiro estivo della Juventus.
Sempre seguendo la strada costantemente in una discesa morbida si arriva a Pinerolo città dal nobile passato legato indissolubilmente alla Cavalleria, oggi ospita il museo storico dell’arma della cavalleria ed è una città con interessanti elementi storici legati alla fine dell’ottocento primi del novecento. Inoltre per terminare in spensieratezza il giro ti puoi fermare al Bikecafè gestito, arredato e abbellito grazie all’intrinseca passione per la bici dei proprietari che recitano sul loro sito “La bicicletta insegna cosa significa salire e scendere, insegna a vivere. Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di se stessi” I. Basso “Siamo biker nell’anima”.
Da Pinerolo pedalando per circa 35 km si arriva velocemente alle porte di Torino. Il tuo giro è terminato.
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Perdersi tra suggestioni storiche e letterarie del Piemonte, circondati dalle maestose vette delle Alpi e vivere nel pieno della tradizione montanara della Val di Susa.